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Per avere un ricambio d’aria buona basta aprire le finestre e ventilare? Un tempo si. Oggi non più. Ecco perché…
“C’era una volta l’aria buona…” Potrebbe essere l’inizio di una favola, ma purtroppo è una tragica realtà: l’aria buona non c’è più. Se poi si abita in paesi e città, la situazione è ancora più grave. E così, se prima bastava aprire la finestra per assicurare un buon ricambio d’aria all’interno di una stanza, oggi questa pratica potrebbe risultare addirittura dannosa. Perché? E’ presto spiegato.
Il 90% del nostro tempo si trascorre ormai in ambienti chiusi saturi di inquinanti interni di natura chimica, fisica o biologica. Il luogo di lavoro, la casa, i locali pubblici, la scuola, ecc. all’interno dei quali circolano gas, fumi, muffe, funghi, anidride carbonica, acari, pollini, virus, che possono causare cattivi odori, varie patologie o addirittura malattie. Quindi cosa facciamo? Apriamo le finestre e cambiamo l’aria? La situazione non è migliore. L’aria esterna è satura di polveri sottili, gas di scarico, gas radioattivi come il Radon, tanto che in Europa si calcola siano oltre 2 milioni le morti premature dovute alla cattiva qualità dell’aria, così come la stessa è causa di asme o malattie. Insomma dalla padella alla brace.
La filtrazione dell’aria esterna o interna. Oggi è possibile.
Ma allora, ci si domanda, cosa si deve fare? Che soluzioni adottare? La tecnologia sembra poter essere di aiuto, ed in questo caso una moderna tecnologia applicata alle finestre di casa che le trasforma in elementi attivi per “depurare” l’aria esterna. In estrema pratica, invece di aprire le finestre, un dispositivo applicato sopra le stesse, l’aria la “filtra”, purificandola da tutti quegli elementi organici e inorganici elencati sopra.
Come funziona? Un dispositivo a ventilazione meccanica controllata, estremamente silenzioso, dotato di ventola, flap motorizzato, unità di controllo e filtri, viene inserito sopra il telaio della finestra, perfettamente integrato all’infisso stesso. Facile da installare, la sua funzione è quella di “filtrare” l’aria esterna prima di immetterla all’interno, oppure di filtrare l’aria calda interna e immetterla nuovamente, ventilando e recuperando fino al 75% del calore. In questo caso anche con un evidente risparmio energetico. Aria calda che con una ventilazione normale si disperderebbe viene recuperata e pulita.
L’efficienza di filtrazione viene garantita fino al 98%. In meno di 3 ore, un ambiente di 70 mq vede ridurre la presenza di particolato (PM) fine ed in grado di penetrare nei polmoni a meno di 10 ɲgr
Per informazione, specifichiamo che:
- PM10 è il particolato di particelle inalabili con dimensioni inferiori a 10 micron
- PM2,5 sono particelle fini inferiori a 2,5 micron
- PM10-2,5 sono particelle intermedie comprese tra 2,5 e 10 micron
Studi europei hanno confermato la correlazione tra patologie respiratorie e cardiovascolari.
Il Radon è un gas radioattivo presente in natura o nei materiali da costruzione.
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